Bologna la Grassa, Bologna la Dotta, la Notturna, la Rossa, la Turrita,
… molti gli appellativi che Bologna si è guadagnata nel corso dei secoli ma la particolarità è che, ancora oggi, sono tutti assolutamente attuali e veri.
Grassa è Bologna nella sua parlata, nei suoi detti un po’ volgari e soprattutto nella sua fantastica cucina, da sempre famosa nel mondo.
E’ Dotta grazie alla sua Università, la più antica del mondo occidentale ed oramai da decenni valutata a livello internazionale come la migliore Università Italiana e fra le prime del mondo;
Notturna: quando le luci degli ultimi locali notturni si spengono, la città comincia a svegliarsi
per affrontare un nuovo giorno. Qui puoi imparare a diventare un vero “biasanot” ma attenzione, non è per tutti: per riuscire a reggere il ritmo devi avere un “fisico bestiale” !
Rossa come rosso è il colore dei mattoni e delle tegole dei tetti, utilizzati per la costruzione della città medievale, delle sue 180 torri - da cui l’appellativo di “Selva Turrita” che Dante le diede - di cui oggi ne restano ancora ben 23 e delle sue mura.
Molti insomma i segreti e le piacevoli sorprese che la città delle 3 T - torri, tette e tortellini – custodisce e nasconde al visitatore superficiale e frettoloso ma che invece, con piacere, regala a chi sa prendersi un po’ di tempo per viverla e concedersi ai piaceri che offre.